I "grillini" attaccano: «Colleparco abbandonato, riqualificazione impossibile»

TERAMO –  "Colleparco resta un dormitorio, che fine ha fatto il piano di riqualifcazione annunciato dalla Giunta Brucchi?" A lanciare le accuse è Fabio Berardini, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, al termine di un incontro che gli attivisti hanno avuto con alcuni esponenti del comitato di quartiere. «A due mesi e mezzo dalle elezioni, i progetti annunciati e lo stanziamento dei fondi Pisu che doveva completarsi entro il 2014 sono latenti». Il riferimento è ai nuovi impianti sportivi adiacenti al campus universitario, al recupero di alcune aree comunali e al bioparco di contrada Rivacciolo. "Tutto tace per Berardini che contesta anche il mancato coinvolgimento dei residenti nei progetti di allargamento del campus universitario". «La Giunta ha promesso di incontrare i residenti, ma che senso ha farlo alla scadenza del mandato?». Nel mirino del movimento c’è la forte tendenza a edificare su una collina a rischio idrogeologico. «Alcuni ci hanno segnalato che sul sito del Comune manca un Piano aggiornato di evacuazione. Consultando il sito ci si accorge che il documento è impossibile da visualizzare». Il giovane candidato M5S annuncia che continuerà a vigilare a farsi portavoce del territorio. Il prossimo incontro pubblico con i cittadini è convocato per venerdì 14 marzo al Bar Primavera di Colleatterato alle 21.

Al via i lavori per realizzare il parcheggio accanto alla chiesa e un percorsopedonale

Intanto lunedì a Colleparco il Comune consegnerà i lavori di realizzazione di un parcheggio accanto alla parrocchia. L’area è già stata picchettata. L’asssessore Di Giovangiacomo ha spiegato che per questi lavori, in cui rientra anche il collegamento pedonale tra via Memmingen e la chiesa, saranno spesi 350 mila euro di fondi Pisu. I lavori si concluderanno nel giro di due mesi. Il sindaco Brucchi sottolinea che in totale a Colleparco saranno destinati 1milione e 250mila euro tra opere di urbanizzazione secondaria, piazze e impianti sportivi e che i tempi per l’erogazione dei fondi sono in linea con quelli dettati daila Comunità europea.